Il mio battesimo…

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fulmix77
00sabato 16 settembre 2006 17:03
Autore Gigi 09/05/2005


Frequentavo la casa di Armando già da un paio d’anni

Da quella volta che con un borsone pieno di quaderni, matite, penne, gomme da cancellare, temperini ed un sacco di altra roba recuperata da un’amico che la svendeva per la chiusura della sua cartoleria, me ne giravo a bordo della mia fedele Suzuky Vitara nell’interno di Cuba in cerca di un paesino…una scuola …o qualcosa che mi ispirasse a fermarmi e distribuire il detto materiale.

Chissà perché o per quale casualità, optai per una piccola cittadina chiamata Colombia de las Tunas, forse il nome o perché ero un po’ stanco del continuo girovagare.

Chiedo della scuola e mi la indicano poco distante.

Come parcheggio, già noto una persona che mi guarda un po’ sospettoso, non è che ne avesse l’aspetto, me era il direttore della scuola primaria.

Faccio presente le mie intenzioni e noto l’incredulità e la gioia nei suoi occhi, vi ricordo che eravamo nel 92/93 (?) e di turisti non se ne vedevano molti in giro per l’interno, aggiungi poi che il turista in questione si presenta con il dire : ho un po’ di roba da regalare…che faccio ?? La volete??

Esaminato superficialmente il materiale lo fa sistemare su un banchetto proprio nel cortile e poi fa schierare tutti gli scolari (una quarantina).

Mi chiede a quale scolaro voglio dare la roba, …a todos …a todos….ecchediamine, sono domande da fare?? La gioia dei bambini a quella affermazione è stata unanime.

A questo punto il direttore chiama fuori una bimbetta di 9-10 anni, pelle un po’ scura e dal viso che si notava una forte discendenza india, e mi dice : Señor, nosotros no tenemos nada para poder corresponder su generosidad, sólo podemos ofrecerle nuestra cultura... e così detto chiede al bimbetta di recitare in mio onore una poesia…La Bandera!!!

L’avete mai sentita?? E se a recitarla è una bimbetta con l’ardore e l’enfasi (inculcato si ma efficace) da perfetta attrice….beh…e da far accapponare la pelle!!!!

Faccio un po’ di foto con la “mitica” Sony Mavica e tutto finisce li…

Gli scolari vanno a casa e io mi trattengo un poco con gli insegnanti a chiacchierare, si parla del più e del meno e noto una cosa….la mancanza di testi scolastici, mi dicono che devono andare a memoria e a tal proposito mi chiedono se, eventualmente la prossima volta, si potessero avere dei testi in spagnolo per le classi primarie.

Mi sono ripromesso che li avrei portati ma ..nonostante continue ricerche non li ho mai trovati, l’unica sarebbe di fare una tappa in Spagna ….bah…vedremo.

A questo punto faccio per risalire in macchina ma vengo cortesemente chiamato da un signore che per mano aveva la bimbetta della poesia.

Mi dice che la Maritza (si chiama così la bimba) gli aveva detto che avevo fatto delle foto e se per cortesia ne potevo fare delle copie per lui.

Nessun problema ma dato che le avevo in digitale al massimo le posso far vedere ma per stamparle deve aspettare che le stampi in Italia…

Ne rimane male e allora sommessamente mi dice se per il momento le posso far vedere dallo schermo anche alla moglie….entonces….vamossss.

Mi precede a piedi e dopo duecento metri si arriva a casa sua…..beh definirla casa è un eufemismo, una baracca di madera con pavimento di terra, il tetto di Eternit che butta giù caldo e tumori, ed il resto….lasciamo perdere…

Fatte le presentazioni mi rendo conto che Armando (si chiama così) era circondato da donne…di tutte le età e misure ma pur sempre donne… La moglie Juana, le due figlie avute da lei di cui una è Maritza, le tre figlie avute da Juana dal primo matrimonio, la figlia piccola della Nani, la più grande delle figlie di Juana che sposatasi e poi divorziata, era tornata a casa con la nene. Non esito a dire che prima di inquadrare bene i legami, le parentele e casini vari, mi ci è voluto del tempo…

E tutti in quella baracca….

Bene, come dicevo all’inizio, erano passati un paio d’anni da quella volta e con quella famiglia avevo instaurato una bella amicizia (?) avevo persino tenuto a battesimo la Maritza per cui adesso io sono il suo padrino e lei la mia ahijada (figlioccia).

Eravamo seduti sotto le palme che si chiacchierava del più e del meno quando quel rumore di tamburi che si sentiva in lontananza che già avevo notato appena arrivato, si fece più intenso e rapido…

Incuriosito chiedo ad Armando se per caso si stia facendo una festa o qualcosa del genere…ma noto che tergiversa e fa capire che non ha piacere rispondere…

Azz…insisto, adesso la mia curiosità è diventata un’esigenza di sapere e lo metto alle strette al che allora Armando ..prendendola larga mi dice:

Vedi Gigi, qua a Cuba abbiamo credenze e rituali che a voi europei potrebbero sembrare quantomeno ..strani ..ecc..ecc…sciorinandomi tutta una serie di usi e costumi che io più o meno già sapevo o perlomeno avevo letto qualcosa sull’argomento.

Praticamente si trattava di Santeria!!

Cosa c’è di meglio allora di prendere al balzo l’occasione e di andare a vedere di persona??

Propongo di andarci ma vedo che Armando si rabbuia in viso, gira lo sguardo verso Juana che viene sorpresa dalla mia repentina occhiata mentre fa ..no …no con la testa accompagnata pure da una smorfia della bocca.

Beh! Ma cos’avete?? Voglio solo vedere…mica voglio “copiare”!!!

Gigi….non vorrei che ti possa fare una cattiva opinione di noi cubani, è per questo che non “vorrei” accompagnarti…promettimi che ci sarai amico anche dopo avere visto …

Ma che manfrina…..ma di cosa avete paura….che fugga a gambe levate perché vedo sgozzare una capra?? Io che ho visto muli con tanto di basto e “ bocca da fuoco” sul groppone “volare” giù per la montagna per avere messo un piede in fallo, e avere visto in camerata “riti nonnistici” da vergognarsi…tipo “pinciateresa” sopra la tazza del cesso con la cravatta che s’intingeva nel relativo buco, pedalate a cavallo del ferro della branda con tanto di “volata finale” da far invidia a Re Leone… beh, ci vuole atro per impressionarmi!!!

Restio, ma tale era la mia insistenza, che Armando mi accompagna.

Attraverso un sentiero, passando in mezzo ai campi di canna, arriviamo in una radura dove c’era una …ehmmmm capanna.
Ma una capanna…capanna…di quelle fatte di bambù e con il tetto di guano, ed era da dentro la che usciva quel suono di tamburi…

Entriamo e tra il fumo di sigaro, di legnetti che bruciano al centro del pavimento di terra vedo delle persone, chi sedute chi inginocchiate che suonano ogni sorta di tamburi .
Girata verso una specie di altarino con bamboline, immagini, foto e altre stranezze vedo una donna vestita molto dimessamente, magra e scapigliata con una ramo di una pianta verde in mano.

Quasi presagendo la nostra presenza, si gira e per nulla sorpresa di una presenza “estranea” mi si avvicina sempre agitando il ramo della pianta quasi a scacciare il fumo…

Ragazzi,,,le streghe esistono davvero!!!! E se non esistono quella aveva fatto da modella a Walt Disney per la sua strega di Biancaneve…..


Oyeee…. ¿hoy tenemos a un extranjero que allí ha venido a encontrar... y lo desea cosa?? Mi dice avvicinandosi…..
E che gli rispondo?? Mica posso dire che ero li per una curiosità!!

Para saber mi futuro…balbetto imbarazzato..

Y que?? Trabajo? Amor? Vida? Muerte ?

Calma calma vita e morte, mica vorrai farmi c…r addosso ?? Dimmi solo di affari e amore, rispondo…

Bueno…10 dollari($)..

Alla faccia!!! Altro che il mago di Arcella!!

Ma si…diamogli sti verdoni e vediamo come va a finire….

Intascati i soldi o meglio, messi i dieci verdoni dentro una scatoletta sull’altare, fa un cenno ai “suonatori” i quali aumentano il ritmo e l’intensità dei tamburi mentre lei roteando la rama di pianta piena di foglie mi si gira attorno…e ogni tanto mi da una “spolverata”.
Mette la rama sopra il fuoco per prendere un po’ di fumo e poi …altra girata con relativa spolverata…e così per sei volte, tre a sinistra e tre a destra.

Quasi quasi mi diverto e guardando Armando abbozzo un sorriso, lui lo vede ma la sua faccia è sempre preoccupata.

Ad un tratto il ritmo dei tamburi che era frenetico, si ferma di colpo, la streg….la santera si avvicina all’altare, aspira tre volte un sigaro , si mette in bocca delle….cose strane a pezzettini e poi tracanna da una bottiglia del liquido verde…mi fa abbassare la testa e……me lo rigetta tutto sul cranio impestandomi i capelli di quel liquido verdastro misto a…. boh, spero non siano stati residui organici.

Rimango impietrito, non so cosa fare, penso di avere causato l’ilarità dei presenti ma invece no, tutti seri , sembravano in trance…specialmente i suonatori di tamburo.

Poi attacca con le profezie….

Affari y trabajo …bene, amore….. più che bene!! Ecchecazz….con i dieci dollari che ti ho dato vorrei vedere, costi più di un commercialista!!!

Resistendo al bruciore degli occhi causato dal liquido verde colatovi sopra, raggiungo quasi a tentoni la posta di uscita e messo mano alla solita bottiglia di Ciego Montero con gas che mi porto sempre appresso, mi risciacquo il cranio da quel liquame verdastro…per fortuna dopo un paio di risciacqui riesco a levarlo tutto …o quasi.

A questo punto Armando mi si avvicina e mi chiede…..:Gigi, siamo ancora amici ??

Amici?? Spera che solo che quell’acido verde non abbia compromesso lo scalpo altrimenti vedrai che amico ti sono!!!

Mi guarda tra il preoccupato ed il deluso, ma si riprende subito quando vede che il mio ghigno si trasforma prima in un sorriso e poi in una bella risata a cui pure lui si associa.

E così tra una battuta ed una pacca sulla spalla torniamo verso casa dove alla porta ci aspettava Juana pure lei ansiosa di vedere cosa avevo, o meglio, mi avevano combinato.

Avevo pure io avuto il mio contatto riavvicinato con la Santeria….

P.S.

Fino ad adesso la Santera ha indovinato.



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