La voce dei Papi: pronto a lasciare

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vanni-merlin
00domenica 18 giugno 2006 13:04
SVOLTA IN VATICANO NAVARRO VALLS CONFESSA: «DOPO 22 ANNI HO CHIESTO DI ABBANDONARE LA DIREZIONE DELLA SALA STAMPA»

La voce dei Papi: pronto a lasciare

18/6/2006
Marco Tosatti




CITTA' DEL VATICANO. L'uomo più famoso del Vaticano dopo il Papa, Joaquin Navarro Valls, potrebbe lasciare l'incarico di direttore della Sala stampa della Santa Sede, che gli fu affidato da Giovanni Paolo II ventidue anni fa. L'ha confessato in un'intervista a «La 7». Ma non è l'unico cambiamento eccellente all'orizzonte; secondo l'agenzia Apcom Benedetto XVI avrebbe già firmato il decreto di nomina del cardinale di Genova Tarcisio Bertone, quale Segretario di Stato. Una notizia che non trova conferme oltre le Mura Leonine, anche se si conosce la stima che papa Ratzinger nutre per il suo antico collaboratore, e il desiderio di averlo di nuovo al suo fianco.

Ma la notizia di ieri, assieme ad altre, potrebbe essere espressione di una certa resistenza da parte di alcuni settori di Curia, e un modo per saggiare la capacità del Pontefice di farvi fronte. Navarro ha invece reso pubblica la sua disponibilità. «Papa Benedetto XVI conosce molto bene quale è il mio desiderio. Ho fatto sapere al Papa, con tutto il dovuto rispetto, quali sono i miei desideri: dopo molti anni, troppi forse, un cambiamento per me sarebbe buono - ha detto ad Alain Elkann -; però aver accompagnato Benedetto XVI in questo suo primo anno di pontificato è stato straordinario». I progetti Navarro ha spiegato di non aver progetti per il «dopo», e che pensa tuttavia di restare in Italia. «Ho una tale quantità di libri che vorrei approfondire, solo per dedicarmi allo studio avrei bisogno di sei-sette mesi. Non lo so se sarà questo il primo compito». In realtà, come sappiamo, la prima volta che il direttore della Sala stampa ha sollevato la questione fu immeditamente dopo l'elezione di Benedetto XVI, che ancora risiedeva a Santa Marta. Navarro gli disse che già per tre volte, negli ultimi dieci anni, aveva detto a Giovanni Paolo II che non sarebbe stato alieno all'idea di andarsene.

E, racconta Navarro, «Giovanni Paolo II, con il suo umorismo, mi diceva: "Certo, lei sta facendo una riflessione…guardi, è tanto interessante che dovrebbe ricordarmela fra cinque o sei anni”». In quell'occasione comunque Benedetto XVI gli disse di rimanere. Del nuovo pontificato, Navarro ricorda soprattutto la visita ad Auschwitz. «Penso che, dopo la visita di un Papa tedesco, la ermeneutica di Auschwitz e Birkenau cambia e bisogna tenere presente di quel discorso bellissimo e di quelle immagini di Benedetto XVI al campo di sterminio». Le eventuali dimissioni di Navarro rientrebbero in un piano di riorganizzazione del settore comunicazioni del Vaticano; il Pontificio Consiglio che si occupa di questo settore è privo di Segretario da oltre un anno, e il presidente, monsignor Foley, ha avuto problemi di salute. L’attesa Il «giallo» di questi giorni ruota però intorno alla Segreteria di Stato. Da varie settimane il tam tam di Curia dà per imminenti grandi decisioni; e cioé la sostituzione del quasi settantanovenne Angelo Sodano.

Che peraltro, a quanto si sa, avrebbe l'agenda piena di appuntamenti importanti fino a novembre. E' «vox» populi che il suo successore dovrebbe essere Tarcisio Bertone, che Ratzinger conosce bene, e di cui apprezza fra l'altro, le doti di organizzatore. L'attesa, sempre frustrata, per l'annuncio, ha fatto sì che il cardinale di Genova abbia espresso al Papa la sua disponibilità a qualsiasi soluzione; e infatti sta programmando l'attività pastorale e diocesana per tutto il 2007. Benedetto XVI gli avrebbe confermato invece la determinazione di averlo al suo fianco. Ma nel frattempo si è sviluppato un «fronte», di cardinali in pensione legati alla carriera diplomatica, che vorrebbero alla successione di Sodano un diplomatico: per esempio l'arcivescovo di Vilnius, Audrys Backis, brillante «vice» dell'allora Ministro degli Esteri Achille Silvestrini, o l'attuale Ministro degli Esteri Giovanni Lajolo, che Benedetto XVI vorrebbe premiare con la porpora affidandogli il Governatorato della Città del Vaticano. Gli «esteri» Benedetto XVI pondera a lungo le decisioni, e chi lo conosce sa che è incapace di essere duro nel confronto personale con chiunque.

Anche queste caratteristiche possono spiegare il ritardo di alcuni pensionamenti peraltro previsti - come quello del «Sindaco» del Vaticano, il cardinale Szoka. L'arrivo di Bertone darebbe certo un taglio più «pastorale» alla Segreteria di Stato; mentre per il ruolo di «Ministro degli Esteri» si parla del nunzio a Parigi, Fortunato Baldelli. Sempre che la «fronda» diplomatica non riesca a spuntarla.




da: www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200606articoli/6573gi...

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