bilancioni1968
00venerdì 17 febbraio 2006 15:32
Qualcuno ha esperienze dirette con qualche essenza per fitodepurazione?Devo fare un progetto con alcune zone che presentano queste problematiche a causa di vasche biologiche a "cielo aperto" ma non se so una cicca.Grazie mille.
LucaI
00venerdì 17 febbraio 2006 15:50
Dani, quando passi da Pistoia chiama. Oppure se hai fretta dimmelo, che ti spedisco un manuale molto molto ben fatto.
In sintesi, comunque, le piante utilizzabili variano a seconda della tipologia costruttiva: per le vasche a "lagunaggio" si utilizzano macrofite flottanti, sommerse e semi-sommerse, per quelle a scorrimento sub-superficiale solo piante emergenti.
Alcune:
-emergenti: Acorus calamus, Calla palustris, Carex, Canna, Cladium mariscus, Juncus, Phalaris arundinacea, Phragmites australis, Typha latifoia, ecc.
-flottanti: Azolla, Eichornia, Lemna, Pistia, Salvinia, Alternanthera, ecc.
-sommerse: Ceratophyllum, Elodea, ecc.
Per esperienza personale ho lavorato con un solo impianto, a Prato. A distanza di 5-6 anni dall'impianto è occupato per il 95% da Phragmites (che nelle vasche a scorrimento subsuperficiale deve combattere come una matta con il convolvolo, d'estate).
Ciao
alevin
00venerdì 17 febbraio 2006 23:15
Ma l'Eichornia crassipes (che Luca cita) lassù nelle brume del nord schiatta, vero? Perchè per la fitodepurazione è fantastica. Potresti prevedere protezioni invernali? O almeno, semiaffondarla nella fanghiglia marginale, anche la più putrida (però se lì ghiaccia, scordatela).
Elisev
00sabato 18 febbraio 2006 00:05
ehi ma come parlate difficile!
non è che mi dite almeno cos'è la fitodepurazione?
alchemis
00domenica 19 febbraio 2006 18:21
L'eichornia è la peggior temuta infestante nei bacini acquatici ai tropici, e nelle zone sopra i 10. Si propaga alla velocità della luce, e invade gli ecosistemi, diciamo che con i primi freddi schiatta rapidamente, si può tenere all'aperto per depurazione solo nella calda stagione.